La pandemia non ha recato danni solo al settore sanitario del nostro paese. Ad oggi tantissimi settori sono in crisi proprio a causa del Coronavirus. Oggi abbiamo rivolto un'intervista ad ASSOCARTA che rappresenta tutte le aziende che producono nel nostro Paese.
Come mai si parla di rincari del Settore della Carta? E a quanto ammontano questi rincari?
Sugli approvvigionamenti della prima materia prima (carta da riciclo) impiegata dal
settore con la quale le cartiere realizzano l’81% degli imballaggi (la
media è del 61% se consideriamo la produzione nel suo complesso) incombe
l’ombra di un export sia europeo che extra-europeo che sottrae alla filiera
materia prima seconda e con essa la capacità di riciclo delle imprese. Anche sul fronte delle materie prime vergini si sono registrati
rialzi dettati dalla domanda dei grandi colossi asiatici – già in fase
post-pandemia - e dall’aumento dei costi dei trasporti come i noli marittimi e
della logistica in generale.
Rincari
tra il 50 % e il 70% nel mese di marzo su fine 2020, questo quanto accade nel
mercato della carta da riciclare utilizzate soprattutto per la produzione di
carte per l’imballaggio. Addirittura
del 150% e 170% rispetto alle quotazioni dei primi mesi del 2020, in cui il
prezzo era prossimo allo zero. Dai 90 euro di dicembre ai 140 di marzo per la
carta raccolta nella campana della carta, dai 110 euro di dicembre ai 170 di
marzo, per il cartone da imballaggio (quello dell’e-commerce, per
intenderci). Una corsa destinata a non fermarsi, con nuovi record in aprile
Qual è la strategia per
abbassare questi rincari?
Riguardo alla prima materia prima (carta da riciclo) contenerne l’export ne aumenterebbe la disponibilità e quindi avrebbe anche influenza sui prezzi.
Riguardo alla prima materia prima (carta da riciclo) contenerne l’export ne aumenterebbe la disponibilità e quindi avrebbe anche influenza sui prezzi.
Come mai si fatica a reperire la carta da riciclo?
Perché la richiesta di carta da riciclare è molto alta sui mercati sia europei che extra-europei
Quali sono i rincari della cellulosa ad oggi?
I costi della cellulosa a fibra corta e lunga, principalmente utilizzate nella produzione tissue e carte grafiche e speciali, sono in aumento del 25% su dicembre 2020. In questo caso la materia prima pressoché totalmente importata da nord Europa e nord America (fibra lunga prevalentemente impiegata nella produzione di carte grafiche) e da sud America (fibra corta importante risorsa per la realizzazione di carte per usi igienico-sanitari). Dopo i continui rincari susseguitisi da inizio 2017 alla primavera-estate 2018 e i cali iniziati tra dicembre 2018 e gennaio 2019 e protratti fino ad ottobre 2019 che avevano riportato le quotazioni delle fibre vergini sui livelli pre-rincari (820/840 $/ton per la NBSK, 680 $/ton per l’eucalipto), da fine estate il mercato internazionale di queste materie prime sta presentando nuove tensioni. La recente fase di apprezzamenti, iniziata ad ottobre per le fibre lunghe e a gennaio scorso per le corte, ha riportato le quotazioni intorno ai livelli di metà 2019 (in febbraio NBSK a 1.030$/ton e eucalipto a 820$/ton), facendo registrare rincari. Tra i fondamentali alla base dei robusti rincari un mercato internazionale in tensione per i divari di prezzo tra Europa e altre aree quali Asia e nord America oltre a problemi di disponibilità e di costi del sistema logistico globale.
Per
quanto riguarda i prezzi del gas, la quotazione al PSV rafforza il trend
rialzista degli ultimi sette mesi e sale al massimo da febbraio 2019, pari a
20,6 €/MWh, in aumento di 7,25 €/MWh (+54%) su base annua e di 14,6 €/MWh
(+243%) sul minimo registrato a giugno 2020. Va, quindi, data attuazione alla
norma che prevede l’abbattimento degli oneri parafiscali in bolletta gas, in
linea con le direttive comunitarie. Inoltre,
da dicembre 2020, i permessi di emissione di CO2 hanno mostrato una vera e propria
impennata, superando la soglia dei 40 €/ton a fronte dei 25 dello scorso anno. In questo caso la strategia di compravendita da parte di
soggetti finanziari non sta determinando alcun vantaggio per l’ambiente.